Ernestina Lelii è stata una maestra corropolese che ha svolto i suoi primi anni d'insegnamento in scuole rurali di Corropoli.
La vincita di un concorso. La sede a Bisenti... il matrimonio... e addio Corropoli.
Un alunno non l'ha dimenticata e l'ha ricordata in un suo romanzo.
La vincita di un concorso. La sede a Bisenti... il matrimonio... e addio Corropoli.
Un alunno non l'ha dimenticata e l'ha ricordata in un suo romanzo.
"Fino alla terza classe la scuola mi aiutò molto; avevo un’insegnante stupendamente dolce, mi riempiva di baci ogni volta che facevo qualcosa di buono: un dettato ben riuscito, un bel disegno o semplicemente delle formine di carta ben ritagliate. (...)
La nostra era una scuola a dir poco umile: la mia aula era composta da soli sette alunni, tre della prima e quattro della seconda elementare. La maestra si alternava a spiegare la lezione prima agli uni poi agli altri. (....)
Quasi nulla c’era di organizzato in quell’edificio, se devo essere sincero, ma per istruire una manciata di folletti dai sei ai dieci anni non c’è bisogno di molto: solo tanta sensibilità e tanta voglia di far bene e, di queste cose, ve n’erano in abbondanza. Le maestre erano tutte giovanissime e per questo molto motivate. Non vi era un Preside o una qualche figura di rilievo nella scuola da che ricordi e, il primo giorno, le docenti si spartivano gli alunni come fossero caramelle.
A me toccò una simpatica biondina dai capelli lunghi e gli occhi chiari; Ernestina si chiamava. Del suo aspetto fisico non ricordo altro, neppure il suo volto è molto chiaro nella mia mente, ma chiarissimo è il ricordo della sua anima pulita e del suo entusiasmo per il lavoro che faceva. Ho sempre pensato di essere il suo preferito, ma oggi credo lo pensassimo un po’ tutti, tanto era brava a farci sentire bene. (...)
L’anno scolastico successivo, ci disse, lo avremmo passato tutti in un’altra scuola, quella in città. In quella nostra, purtroppo, non si era raggiunto il numero minimo di iscritti perché potesse continuare ad esistere.
Il nostro edificio sarebbe stato chiuso e, successivamente, destinato ad altri scopi.
Quella fu l’ultima volta che vidi la mia “Signora Maestra Ernestina”.
Luca Di Pietro
Avete letto dei passi del V capitolo (dedicato ad Ernestina) di un romanzo biografico di Luca Di Pietro.
Se volete leggere il capitolo intero basta CLICCARE QUI.
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