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giovedì 20 gennaio 2022

LE LAPIDI SCOMPARSE


Questa lapide è stata affissa all'ingresso della Sala Conferenze della Badia in occasione della Peregrinatio Mariae del 2015, anno in cui si festeggia il 1° centenario del prodigioso movimento delle pupille della statua della Madonna del Sabato Santo.
Ma se una nuova lapide arriva... tre ne scompaiono.
Ci chiediamo, infatti, che fine hanno fatto le 3 lapidi murate sulla parete di fronte all'artistica scalinata che porta al piano superiore dell'ex monastero celestino, staccate e mai riaffisse dopo i lavori di restauro della Badia negli anni '90?
Chi sa dirci qualcosa?



1^ LAPIDE A SINISTRA

Qui l'antichità pagana professò il culto
della romana dea flora
per noi tardissimi eredi cristiani
quasi lontano auspicio della rifiorente 
salute di piccole esistenze
a cui maternamente sorride
la stessa dolcezza di natura
di questi colli floridi e rigogliosi
sotto l'infinito azzurro del cielo
inarcato tra Appennino e Adriatico.


LAPIDE DI CENTRO

Questo insigne edificio
di ammirevole struttura architettonica
già cenobio abbaziale
dal cuore e dalla mente
di Gennaro Flaiani
fu volto ad accogliere bimbi
minacciati da morbo tubercolare
e sulle orme del benemerito precursore
Vittorino Tarquini
seguitò l'opera intrapresa
oggi divenuta cospicuo preventorio
dotato di ogni moderno corredo
della scienza medica
che allo spirito di cristiana carità
apre le vie salutari
per la difesa delle insidiate vite nuove.


TERZA LAPIDE

La fede di Cristo al tempio di falsa religione 
qui sostituì la chiesa dedicata
a santa Maria di Mejulano
alla misericordiosa madre di Dio
piena di grazie e di grazie dispensiera
agli infelici del mondo.

Il XVII aprile dell'anno MCMLV

nella inaugurazione
della rinnovata opera di scienza e di amore.

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