Che strano il mondo! Di questo grande uomo non avevamo una foto. Eppure Gino Tarquini è stato uno dei perni del progresso del Bivio di Corropoli.
Tarquini Gino (1937-2005), dopo aver appreso il mestiere di falegname, sceglie il Bivio di Corropoli per impiantare il suo laboratorio artigianale: una modesta costruzione con i blocchetti messi su senza malta (che ancora oggi esiste).
Arrivano gli anni '60. L'economia comincia a muoversi e Gino, oltre a fare mobili su richiesta, comincia a vendere quelli in serie.
Si accende la sua voglia imprenditoriale.
Dall'altra parte della strada compra un pezzo di terra e vi impianta il suo negozio; nasce la Supermobili Tarquini.
Gli affari vanno bene. Lui intuisce che la gente vuole la comodità che lui idealizza in un confortevole divano.
Gino punta su questa idea e nasce la Tarquini Salotti: un grande opificio alle porte del Bivio. I corropolesi emigrati, al rientro in patria, vi trovano facilmente un posto di lavoro.
Parliamo adesso della personalità di Gino. Non era una persona che si vantava per quello che era riuscito a realizzare, ma una persona sobria e concreta, pronta a collaborare con quanti l'avvicinavano, pronta a migliorare le condizioni del Bivio e dei Biviesi.
Grazie, Gino. Oggi è il 7 marzo e, anche se sono passati 18 anni dalla tua scomparsa, ti ricordiamo con gratitudine.
Si accende la sua voglia imprenditoriale.
Dall'altra parte della strada compra un pezzo di terra e vi impianta il suo negozio; nasce la Supermobili Tarquini.
Gli affari vanno bene. Lui intuisce che la gente vuole la comodità che lui idealizza in un confortevole divano.
Gino punta su questa idea e nasce la Tarquini Salotti: un grande opificio alle porte del Bivio. I corropolesi emigrati, al rientro in patria, vi trovano facilmente un posto di lavoro.
Parliamo adesso della personalità di Gino. Non era una persona che si vantava per quello che era riuscito a realizzare, ma una persona sobria e concreta, pronta a collaborare con quanti l'avvicinavano, pronta a migliorare le condizioni del Bivio e dei Biviesi.
Grazie, Gino. Oggi è il 7 marzo e, anche se sono passati 18 anni dalla tua scomparsa, ti ricordiamo con gratitudine.
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