IL BLOG DEL RICORDO... DALLA PARTE DEL CITTADINO

martedì 30 settembre 2025

NON SO CHE PENSARE

Avevamo inviato a "Osservatorio teramano" il post che potete leggere di seguito. Non è stato pubblicato! Forse perché davamo dei suggerimenti su come migliorare la situazione del monumento al Ceppo?


Da come si è svolta la commemorazione sembra che qualcuno abbia letto il post e... la cerimonia si è svolta in maniera diversa.
Non più sparpagliati sui vari livelli del monumento, ma su un modesto palco ubicato di fronte. Pochi gonfaloni e poche autorità. I Sindaci si son tolti la fascia. Il Sindaco di Teramo l'ha appesa ad un albero del bosco.
Lodevole l'iniziativa di coinvolgere i giovani (presumibili sindaci baby) che hanno messo la fascia tricolore nella maniera giusta.



Il 25 settembre 1943 i partigiani si scontrarono con i tedeschi nella battaglia di Bosco Martese. I tedeschi si ritirarono.
A ricordo di questo accadimento al Ceppo è stato eretto un monumento al partigiano realizzato dal corropolese Dino Di Berardino.
In questo post non vi parliamo di quest'opera d'arte, ma del fatto che certe celebrazioni 
- a nostro avviso - vengano fatte solo per apparenza e per opportunismo.
Da cosa scaturisce questa convinzione?
E' il 28 luglio 2022. Siamo al Ceppo (frazione di Rocca Santa Maria) ad oltre 1300 metri sul livello del mare, davanti al monumento ai caduti della Resistenza costruito dentro un fitto bosco.


Ci sono turisti che girano... e davanti al monumento ai partigiani ci sono rifiuti: fazzoletti di carta e pure carta igienica con annessa cacca umana. Per non dire poi del degrado dell'opera muraria.
In un angolo, invece, spicca una recente tavola lignea con cui si vuole onorare i caduti.


Ma i veri antifascisti non onorano i partigiani un giorno l'anno.
Il monumento del Ceppo va mantenuto pulito e in buone condizioni tutto l'anno e, in particolar modo, in primavera e in estate quando ci sono i turisti.
I turisti dell'anno 2022 hanno potuto "ammirare" quanto sopra descritto con la corona d'alloro secca depositata il 25 settembre 2021 ai piedi dell'altorilievo.


Il degrado lo ritroviamo anche presso altri monumenti che punteggiano "l'itinerario della Resistenza".
Notate la ghirlanda dimenticata tra la lapide e il monumento.


Questo abbandono contrasta con la parata che viene fatta in pompa magna nella ricorrenza settembrina.
Quando si ama un caro defunto non lo si va a trovare il 1° novembre, ma più volte durante l'anno, si rinnovano i fiori, si pulisce la tomba e si prega. 
Si spera che la situazione illustrata non si ripeta in futuro.


Non abbiamo visto una foto recente del monumento al partigiano.
In quali condizioni si troverà? 

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