Queste 5 persone possono essere considerate 5 colonne portanti dell'economia del Bivio negli anni '50-'60-'70.
Il primo a sinistra, Vincenzo Di Monte, gioca su 2 campi: quello dell'agricoltura (era un grande proprietario terriero) e quello del commercio (apre un negozio di alimentari, proprio al centro del Bivio, gestito dalla moglie Emilia Pantoli).
Non potevano mancare altri 2 rappresentanti del mondo agricolo. Arturo Cardelli (il 2° uomo) e Luigi Rosati (aiutato dai fratelli Ennio e Fulvio) faranno della coltivazione dei campi il loro principale interesse.
Il quarto uomo, Lino Di Pasquale, rappresenta il mondo artigianale. Lavora presso la bottega di Sesto Di Pasquale e, alla morte del suo datore di lavoro, sarà lui a condurre l'azienda.
Il quinto uomo è il ragionier Mario De Gregoriis, rappresenta il mondo culturale e dirigenziale: pur risiedendo al Bivio, dirigerà il Consozio Agrario Provinciale a Nereto.
Ognuno di loro, nel rispettivo campo, ha dato il meglio di sé.
Il primo a sinistra, Vincenzo Di Monte, gioca su 2 campi: quello dell'agricoltura (era un grande proprietario terriero) e quello del commercio (apre un negozio di alimentari, proprio al centro del Bivio, gestito dalla moglie Emilia Pantoli).
Non potevano mancare altri 2 rappresentanti del mondo agricolo. Arturo Cardelli (il 2° uomo) e Luigi Rosati (aiutato dai fratelli Ennio e Fulvio) faranno della coltivazione dei campi il loro principale interesse.
Il quarto uomo, Lino Di Pasquale, rappresenta il mondo artigianale. Lavora presso la bottega di Sesto Di Pasquale e, alla morte del suo datore di lavoro, sarà lui a condurre l'azienda.
Il quinto uomo è il ragionier Mario De Gregoriis, rappresenta il mondo culturale e dirigenziale: pur risiedendo al Bivio, dirigerà il Consozio Agrario Provinciale a Nereto.
Ognuno di loro, nel rispettivo campo, ha dato il meglio di sé.
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