Ndò d' Dijemé (all'anagrafe Antonio Diomede: 1923-2008) nasce da una famiglia contadina nel Comune di Tortoreto (zona Terrabianca).
Alla fine degli anni '50 decide di trasferirsi al Bivio di Corropoli. Qui, contrariamente ai pareri di vicini e parenti, costruisce una casetta dove, insieme alla moglie Ida De Santis, alleva 2 figlie: Silvana e Amina.
Alla fine degli anni '50 decide di trasferirsi al Bivio di Corropoli. Qui, contrariamente ai pareri di vicini e parenti, costruisce una casetta dove, insieme alla moglie Ida De Santis, alleva 2 figlie: Silvana e Amina.
Antonio può essere annoverato fra le prime persone che hanno creduto alle potenzialità del Bivio. E come tanti biviesi, anche lui ha lavorato all'estero, in Svizzera a Berna.
Nei primi anni è stato un "emigrante stagionale", in quanto, lavorando per un'azienda che curava le strade, durante il periodo invernale era costretto a tornarsene in Italia in quanto il suo lavoro - causa neve - non si poteva svolgere.
Nei primi anni è stato un "emigrante stagionale", in quanto, lavorando per un'azienda che curava le strade, durante il periodo invernale era costretto a tornarsene in Italia in quanto il suo lavoro - causa neve - non si poteva svolgere.
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