Un'ondata di furti si abbatte sul Bivio di Corropoli.
L'ondata è cominciata vari anni fa e varie famiglie hanno cercato protezione dotando i varchi di casa di inferriate.
Qualcuno invece confida nella sorveglianza offerta da cani di grossa mole.
La via più previdente (perché più frequentata dai ladri) risulta via Binni, dove le case sono state trasformate in ampie prigioni.
Se si entra in qualche negozio e si volge lo sguardo verso la serratura del portone d'ingresso non si può fare a meno di notare che molti di essi conservano tracce di tentativi di forzatura.
Abita naturalmente in via Binni l'uomo più "visitato" dai ladri.
Quattro furti in casa nell'arco di qualche anno.
Ci dice: "Il colpo più fortunato per i ladri è stato il primo, dove essi hanno preso tutto ciò che hanno trovato di valore. Nel secondo sono riusciti a portare via quello che era sfuggito al furto precedente.
Negli ultimi due non hanno portato via niente, perché non c'era più niente da portare via... ma hanno lasciato, oltre al soqquadro di tutta la casa, paura, angoscia, sgomento, insicurezza, ansia...
Ormai queste persone "diversamente oneste" non hanno più paura di nessuno. Nei primi due furti sono entrati in casa da finestre laterali, negli ultimi due direttamente dal portone principale che dà su una strada abbastanza frequentata."
Il protagonista di questa storia è Giuseppe Cretone.
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