IL BLOG DEL RICORDO... DALLA PARTE DEL CITTADINO

giovedì 3 giugno 2021

NAVIGANDO TRA I DIALETTI


Fotografando delle rose ho avuto un incontro ravvicinato con un insetto (coleottero) affascinante: il suo colore dominante è di un verde smeraldo, con riflessi metallizzati che cambiano colore (viola, giallo, azzurro, bronzo...) secondo l'incidenza della luce.
Questo incontro mi ha fatto fare un salto indietro nel tempo di almeno 60 anni quando, bambino, andavo alla ricerca di questi animali (ce n'erano molti più). Ad una delle sue zampine veniva legato un filo e così si diventava "pilota" di un animale volante filocomandato.
Il suo nome in italiano è "CETONIA AURATA"... nome molto distante da scarv'lanz'. Però...


se pensiamo che l
a Cetonia Aurata appartiene alla famiglia dei SCARabei ed che ha la capacità di VOLARE, è probabile che inizialmente venisse indicato come scarabeo volante, ovvero scarv'lant'.
Col tempo la t finale nella zona del Bivio di Corropoli si è trasformata in z.
Qual è la vostra opinione?
Lina Pompeo (Corropoli) conferma scarv'lant'.
Antonio Marsilii (Nereto) sottolinea scarveland.
Cristiano Quaglia (Tortoreto) ricorda carv'là.


Elisabetta Piccioni (Corropoli) propone carvlant.
Teresa D'Annuntiis e Novello Cinì (Corropoli) calvranz.


Già a Mosciano Sant'Angelo si adopera un altro termine che si discosta molto.


A Vasto diventa "Lu scardavòne d'ore" (Fernando D'Annunzio)


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