Quello che state osservando è un arco in terracotta medioevale, unico nel suo genere, con i simboli della geometria sacra tipici dei monaci Templari e cirstercensi presenti nel monastero.
Ci riferiamo al portale della Chiesa di San Benedetto a Gabbiano che fiancheggia un monastero che, al tempo dei Templari e delle crociate, era una Commenda, un posto di comando da cui dipendevano delle magioni (che potevano essere san Martino a Nereto e Santa Maria a Vico).
Nel restauro della chiesa di San Benedetto a Gabbiano è venuto fuori (dietro l'altare) un dipinto di San Michele Arcangelo (venerato dai Templari) come vi era pure nella chiesa di Santa Maria a Vico.
La geometria sacra dell'arco del portale è disegnata prima dal numero 8 in caratteri romani ripetuto 4 volte.
Il numero 8 con i suoi multipli, come i battisteri ottagonali, rappresenta il passaggio dalla vita del peccato a quella purificata. Difatti dopo sono raffigurati dei fiori a 6 petali, detti anche "fiori della vita", che ritroviamo nelle chiese dei Templari e che rappresentano i giorni della creazione e la perfezione dell'anima.
Il messaggio inciso si potrebbe tradurre in : passando da questa porta si esce dal peccato e si va verso l'armonia dell'anima.
La geometria sacra dell'arco del portale è disegnata prima dal numero 8 in caratteri romani ripetuto 4 volte.
Il numero 8 con i suoi multipli, come i battisteri ottagonali, rappresenta il passaggio dalla vita del peccato a quella purificata. Difatti dopo sono raffigurati dei fiori a 6 petali, detti anche "fiori della vita", che ritroviamo nelle chiese dei Templari e che rappresentano i giorni della creazione e la perfezione dell'anima.
Il messaggio inciso si potrebbe tradurre in : passando da questa porta si esce dal peccato e si va verso l'armonia dell'anima.
Michele Ferrante
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